Vitigno Nebbiolo
Il Nebbiolo (Chiavennasca) è considerato uno dei vitigni di maggior pregio, adatto per vini da invecchiamento di altissima qualità. Vitigno autoctono di Valtellina, dove viene anche chiamato Chiavennasca, costituisce la base per la produzione dei DOCG Valtellina Superiore e Sforzato. È coltivato in particolar abbondanza in Piemonte nelle Langhe e nel Roero in provincia di Cuneo e nell'Alto Piemonte. È presente anche nell' Astigiano seppure in quantità minore; è inoltre ampiamente diffuso nella Bassa Valle d'Aosta ed è presente anche in Franciacorta. Anche in Sardegna settentrionale, nell'area del Comune di Luras, è prodotto un pregiato Nebbiolo. È un vitigno producente uve di altissima qualità con un buon equilibrio tra colore, corpo, acidità, aromi persistenti e volatili, robustezza alcolica. È quindi uva adatta ad essere vinificata in purezza o con minimi apporti, a produrre vini definibili "nobili" di gran corpo; è un vitigno adatto all'invecchiamento, stabile per aromi e colore. A maturazione finita i vini di Nebbiolo presentano un profumo con note fruttate e di fiori secchi, di spezie. Al gusto il tannino è moderato.
In Valtellina la Fondazione Fojanini ha sviluppato un progetto di selezione clonale dei vitigni Chiavennasca con i seguenti risultati:
Nebbiolo-Chiavennasca clone 12
Di media vigoria, buona e costante la produttività, fertilità ottima, più che buona la fertilità basale, si adatta a forme di allevamento contenute, con potatura a Guyot; anticipa il germogliamento; foglia medio-piccola da pentagonale ad orbicolare, quinquelobata, seno peziolare a Lira chiusa, lembo poco inciso, leggermente piegato a coppa con margini leggermente ondulati e revoluti; il grappolo è medio piccolo, di forma cilindrico-conico con due ali evidenti, compatto, peduncolo corto, acino medio, ellissoidale corto, buccia di colore nero-violaceo, molto pruinosa, di media consistenza; buona la tolleranza nei confronti della peronospora, discreta nei confronti dell’oidio e della botrite; fertilità reale: 1,05; vino di colore rosso-rubino alquanto vivace, con spiccati sentori fruttati, a cui si aggiungono note speziate ed altre leggermente erbacee, di buona struttura, l’acidità è sostenuta, fine, adatto a lungo invecchiamento; in uvaggio con altri cloni della serie CH aggiunge colore e rotondità.
Nebbiolo-Chiavennasca clone 21
Di media vigoria, produttività media, costante, fertilità buona, inclusa quella delle gemme basali, per cui si adatta a forme di allevamento contenute, con potatura a Guyot; anticipa il germogliamento e l’invaiatura; la foglia è di taglia media o medio-grande, da pentagonale a cuneiforme, quinquelobata ma spesso epta o enolobata, seno peziolare a Lira, lembo inciso, con profilo piano con margini ondulati e revoluti; grappolo medio, cilindrico-conico con due ali evidenti, semicompatto, peduncolo allungato, acino medio, ellissoidale corto, buccia di colore bleu-nero, molto pruinosa, di media consistenza; discreta la tolleranza nei confronti della botrite e del disseccamento del rachide; fertilità reale: 0,96; vino di colore rosso rubino vivace, con sentori floreali e fruttati (frutti rossi); a cui si aggiungono note di frutta secca e speziate, con sfumature erbacee, buona la struttura, adatto a lungo invecchiamento, in miscela con gli altri cloni della serie CH aggiunge polifenoli ed aromi.
Nebbiolo-Chiavennasca clone 34
Di media vigoria, produttività buona, e regolare, costante; fertilità superiore al precedente CH 21, inclusa quella delle gemme basali; si adatta a forme di allevamento contenute, con potature a Guyot corto; anticipa il germogliamento e l’invaiatura; foglia di media dimensione, da cuneiforme a pentagonale, quinquelobata, seno peziolare aperto ad U, lembo sottile a superficie liscia, profilo piano con margini leggermente revoluti; grappolo medio, cilindrico, allungato, con due ali poco sviluppate, moderatamente compatto, peduncolo allungato, un poco suscettibile al disseccamento del rachide, acino medio-piccolo, ellissoidale corto, buccia di colore bleu-nero, molto pruinosa, sottile ma consistente; buona la resistenza nei confronti della botrite, per cui si presta ottimamente anche all’appassimento per la produzione di vino Sforzato di Valtellina; fertilità reale: 1,06; vino di colore rosso rubino intenso, sentori floreali di rosa e di viola, con note di fruttato di piccoli frutti rossi, con note speziate, gusto fine, di buona struttura, fresco, ricca la dotazione polifenolica, adatto a lungo invecchiamento; consigliata la miscela con i due cloni precedenti per migliorare la dotazione polifenolica ed esaltare le componenti aromatiche.